La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . il capo e le fanno assomigliare a sante.2 Dello stesso tempo, se non anche anteriore, è un altro descodi soggetto mitologico già appartenuto al celebre pittore ingleseBurne Jones: Diana sorpresa nel bagno da Atteone. Il suo stilericorda quello delle opere di Giovanni Dal Ponte, un medio-cre pittore cresciuto nella tradizione della vecchia scuola, chesenti da ultimo linfluenza di Masaccio. Naturalmente lartistaha figurato la dea e le sue ninfe ignude, come voleva 1 argo-mento; ma il modo con cui ha vestito Atteone basterebbe aprovare, se

La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . il capo e le fanno assomigliare a sante.2 Dello stesso tempo, se non anche anteriore, è un altro descodi soggetto mitologico già appartenuto al celebre pittore ingleseBurne Jones: Diana sorpresa nel bagno da Atteone. Il suo stilericorda quello delle opere di Giovanni Dal Ponte, un medio-cre pittore cresciuto nella tradizione della vecchia scuola, chesenti da ultimo linfluenza di Masaccio. Naturalmente lartistaha figurato la dea e le sue ninfe ignude, come voleva 1 argo-mento; ma il modo con cui ha vestito Atteone basterebbe aprovare, se Stock Photo
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La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . il capo e le fanno assomigliare a sante.2 Dello stesso tempo, se non anche anteriore, è un altro descodi soggetto mitologico già appartenuto al celebre pittore ingleseBurne Jones: Diana sorpresa nel bagno da Atteone. Il suo stilericorda quello delle opere di Giovanni Dal Ponte, un medio-cre pittore cresciuto nella tradizione della vecchia scuola, chesenti da ultimo linfluenza di Masaccio. Naturalmente lartistaha figurato la dea e le sue ninfe ignude, come voleva 1 argo-mento; ma il modo con cui ha vestito Atteone basterebbe aprovare, se ve ne fosse bisogno, che egli concepiva i miti clas-sici non diversamente dall autore del Giudizio di Paride. Una 1 II dipinto della raccolta Martin Le Roy fu riprodotto dal Mììntz inLes plateaux daccouchées ecc., p. 22. ^ Al medesimo autore si deve anche una tavoletta della galleria di Mo-naco colla storia dei re magi (n.°1001 del catalogo), nella quale la deriva-zione dallAngelico è anche più evidente che nei quadri per mobili. 280 CAPITOLO V. o.5 fi.e ~r 0) 3 * H * ? -3 o 0>«fra S h c9 A w — V 0) ^ 9ri 0a 90 X VV 9) g a a> -tì fi* > eS a QQ •fH -: a «R a o LA STRUTTURA, LA FORMA E LA DECORAZIONE DEI MOBILI 281 bella tavola da forziere di Giovanni dal Ponte, rappresentantele sette Arti liberali, eui gemetti volanti incoronano dulivo, appartiene al sig. G. Spiridion di Parigi. 1 Tra i dipinti per mobili della metà del Quattrocento èdegno di special considerazione per leleganza e la finezzadella fattura il desco da parto della raccolta Chabrière-Arléscoliincontro di Salomone e della regina di Saba.2 Esso è cer-tamente fiorentino; ma, allo stato odierno degli studi, non paresi possa dire con fondamento a quale scuola appartenga. Francesco Pesellino fu il maestro che a mezzo il sec. xvesercitò sui pittori di mobili la più larga influenza; e perchéla bellezza delle sue opere suscitava, oltre lammirazione, ildesiderio di possederne delle somiglianti ;