. L'Etruria pittrice, ovvero, Storia della pittura toscana, dedotta dai suoi monumenti che si esibiscono in stampa dal secolo X. fino al presente. UNA MADONNA QUADRO IN TAVOLA DI ANDREA VERROCCHIOFIORENTINO PRESSO LE MONACHE DI S. DOMENICONEL MAGLIO ANdrea Verrocchio fu più Fondi-tore e Scultore, di quél che rie-scisse in Pittura, sì per la partedel genio, che per quella dellesercizio.Oltre due cartoni non messi in opera,nè il Vasari, nè il Baldìnucci rammen-tali altro di lui che due sole Tavole; unaper le Monache di S. Domenico di Fi-renze , della quale egli stesso molto sicompiacque, ed una

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. L'Etruria pittrice, ovvero, Storia della pittura toscana, dedotta dai suoi monumenti che si esibiscono in stampa dal secolo X. fino al presente. UNA MADONNA QUADRO IN TAVOLA DI ANDREA VERROCCHIOFIORENTINO PRESSO LE MONACHE DI S. DOMENICONEL MAGLIO ANdrea Verrocchio fu più Fondi-tore e Scultore, di quél che rie-scisse in Pittura, sì per la partedel genio, che per quella dellesercizio.Oltre due cartoni non messi in opera, nè il Vasari, nè il Baldìnucci rammen-tali altro di lui che due sole Tavole; unaper le Monache di S. Domenico di Fi-renze , della quale egli stesso molto sicompiacque, ed una peMonaci di S.Salvi, la quale fu cagione che abban-donò affatto il pennello. In questul-tima essendosi fatto aiutare da Leonar-do da Vinci, suo discepolo, allor gio-vinetto; questi vi colorì un Angelocosì bene, che vistosi Ahdrea supera-to (tanto velocemente progrediva lar-te in quel tempo ! ) determinò di darsiinteramente alla statuaria ed al getto. Quando dico, chei fu maestro di Lio-nardo da Vinci; e lo fu ancora di Pie-tro Perugino, e di Lorenzo di Credi;ciò significa che ragion volea, che sitrovasse il Verrocchio in questa R