RF2WC9F8A–Episodio della leggenda di S. Margherita di Antiochia , gli ambasciatori di Olibrio si avvicinano a Margherita che li respinge tenendo in mano il vang
RM2G43RG7–Julius Caesar is swimming with texts; Cesare Si Salva in Egitto, Nuotando, E Tenendo Dall' Una Mano I Commentary in Alto, per non-Bagnarli; History of the Roman Empire; Frontespizio della Iistantia Romana. Julius Caesar is swimming off the coast of Egypt to put itself in safety. With his one hand, in the meantime, he keeps dry rolls dry above the water.
RM2AG8TJ1–. Le imprese illvstri : con espositioni et discorsi. E PIOVRE di quella Tmprefa , fi come hannoMaedà, & leggiadria infieme,cosi ancora facil*mente fi tanno conofere di rapprefentare quel-latto , folcane, che fi vfa di fare nel giurarfi kde,dai vafalli àinuoui Re loro, la prima volta, che abito Kcjaicii fcd itranoii) RegnOjilchefifa mettendofi il Re inlete in loco publico, tenendo con la man iìni-
RM2AG536J–. Archives de parasitologie. rossezza média di unpisello, le quali lasciavano in posto una caverna considerevole. Diforma ovoidale o globuloide, dette cisti presentavano una superficieirregolarmente tondeggiante e un bel colore caratteristico giallodoro; il quale scompare dopo la fissazione nei reattivi, non appar-tenendo allinvolucro cistico esterno, che è invece bianchicciolattiginoso, ma al contenuto di esso che si fa manifesto pertrasparenza. La membrana vescicolare trovasi in uno stato di notevole ten-sione, dovuta alla pressions esercitata dal contenuto, sicchè o perpuntura o, talora, pe
RM2AWHWD6–Libri qvattro dell'antichita della citta di Roma : raccolte sotto brevita da diversi antichi et moderni scrittori . no che flaua in tal modo accommo-dato , che uolgendo i piedi alla terra moflraua col capo toccare loflelfo Cielo tenendo vna palma in mano >che con artificiofo mille-rio uoleua inferire, che folamente Roma meritaua del mondo ilfe-felice & gloriofo Imperio. Ma hauendola deflinata il grande Iddioper il uero Tempio & reggimento della fantilfima nollra fede chri-fliana , fi dice che incominciando da fanto Siluellro , que fantiflìmìhuomini per leuar la grandezza di cofi fatti edifi
RM2AGADHN–. Le imprese illvstri : con espositioni et discorsi. el detrimento della fanitàfuacorporale. Con quefte tante efperienzc adunque,& sì chiare,& si confer-mate dalla particolar gratia di Dio verfo lui, fi può credere, cheegli ficuramente fi tenga augurato,& come fermamente promef-fo quel fantifsimo lume, S; fuoco, che tenendo libero da ogni fa-fcio,ò pefo dimportanza, di difperatione,dauaritia,di vanaglo-ria,dinuidia, &malignità,& di tutte queir altre pefsime condi-tioni,che fono (tate conuerteuolmenté chiamate mortali, perchetengono lhuomo come veramente morto ,Jo mantenga fempreVivo, ti fempre
RM2AFTJ5J–. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. B MIRA-. N^el muro doue Bartolomeo aipme la N^WJATAr rìelMccLn/J sanfci Volto ia maw diumafùejigÀAfc X:I MIRACOLI. E GRAZIE DELLA SANTISSIMA N V N Z I A T ADi Firenze,^. KttMuroydoue Bartolomeo dipinfe la NVNZIATA nelMCCUI. il Santo Voltq da mano diuina fu effigiato. Cap. L Ontinouauanfi le difcordicdelle fazioni diuerfe nellI-talia, e per lungo> & opina-to guerreggiare lAnno della falutifera Incarnazioneii^i.appreflb la morte diCurrado tenendo il Regnodi Napoli Manfredi coro-nato Rè di Cicilia, & il Pontificato Innoc
RM2AJ7E0X–Delle famiglie nobili Napoletane . riputazione (ir autorità non poterfi mantenere altroue ^ che appoggiata con loro, pouhtilgittar quejìo nelle guerre e cofa vtile ; Ct- nella pace Ugiuflitia non con tenendo fempre la bilanciadiritta quafìimmobile ftatua efèrcita iljuo vficto, la quale dallaltrui maluagità horgiù, C? hor su ìJosj>inta, ma con quafì continuo & perpetuo aggiugnimento ofcemamento àfùo fommo potere fi fìu ?dia,eh e diruta & (guai ft mantenga . J>ii(a io non mi fono accorto mentre fon tirato dallardente af/etto che porto alla reuerenda memoria di si fruttuofo Pontefice dhauer
RM2AXCJEC–Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . tio i li*hri,uegghinOyCt imparino ,ct diligenti uiftino le palefìre di diff>utdnli, tenendo*mentCjche «olendo effere troppo inndnzi tempo dotti,non efchino fitori delìtnflituto di?tagora:ilqualeuietauAche alcuno^che entraffe nelle fue fchole nonapriffe labcccédi cofe Philofophice prima , che non ne hàucffe udito cinque anni. ìlche pofcid chtIcdtuolmente h^Hr^nno fatto^ etfardnno peruenuti al benemerito titolo, fé gli piace*ra^entrino in mezzo,predichino^diff>utino,riprendino,ccrreggino , et con forte ìntel*letto fi opponhio a i fuoi riprenfori,
RM2AFTHRM–. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. N^el muro doue Bartolomeo aipme la N^WJATAr rìelMccLn/J sanfci Volto ia maw diumafùejigÀAfc X:I MIRACOLI. E GRAZIE DELLA SANTISSIMA N V N Z I A T ADi Firenze,^. KttMuroydoue Bartolomeo dipinfe la NVNZIATA nelMCCUI. il Santo Voltq da mano diuina fu effigiato. Cap. L Ontinouauanfi le difcordicdelle fazioni diuerfe nellI-talia, e per lungo> & opina-to guerreggiare lAnno della falutifera Incarnazioneii^i.appreflb la morte diCurrado tenendo il Regnodi Napoli Manfredi coro-nato Rè di Cicilia, & il Pontificato InnocenzioIV.
RM2AJC2HE–www.flickr.com/photos/internetarchivebookimages/tags/book... . E FICVRE DI Q^V ESTÀ tM?ll£SA, SI COME hanno Maeftà, & leggiadria infìeme,cosi ancor facilmente fifannoconofceredi rapprefentarequellatto folenne, chelivfa di fire nel giurarli fede,da i vafìàlli a i nuoui Re loro, laprima volta, che entrano in Regno, ilchefifamettendoliilReinabito Regalea federe in loco publico, tenendo, con laman fìniftra fopra i ginocchi il libro de i facri euangcli; aperto,&: con Ì3l deftrai primo, & fecondo dito ,rvno fopra laltro, che vengono a formare il fcgnodella fama Croce,& cjuiui i vaflalh cicolari, lv
RM2AWDRCH–Messina, città nobilissima : descritta in VIIIlibri . 0 Ts^ fen^alte^a dì molto fapere il DìuhuPlatone nel (JMennoue pofe i principi] dellevirtù morali nella prudenza & retta opinio- Opinionene3 le quali tenendo lo fpeccbio dellhonejìà, inPlatonica delquella fi mirafferò i veri Principi, & gli ot- la noblka ?timi Cittadini in procurare il ben publico. Dalparto di cosloro nacque la [delta nobiltà co-tanto innalzata da gli antichi, che pofiala trale fielle, da lei procederono tante Deità. Ondeglihuominì per il me^o della virtù gouernando & commandando àgli altri,non [diamente diuennero infignìti
RM2AX05BA–Le vite de' pittori, scultori et architetti moderni . dellantro, tenendo la mano fopra vna giouanetta cop-erta di pelle5la quale à lui fi volge con timore , fuggendo glialtri à icampo . Nellaltra Villa deVarefi fi veggono di que.ito Maeftro altri degni dipinti.Non tralafcieremo li dueouatiin Roma nellaVilla Peretti.Alefsandro che rifiuta lacqua por-tagli à bere da vn! foldato -, e riftelTo in letto che con vna manotiene la tazza della medicina, con laltra fi volge al medico,cheleggendo la lettera con la mano al petto, laiìicura della fua-»fede. Francesco Perrier Borgognone fi approfittò nell
RM2AM1PHN–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . DI GIOVANNI SERCAMBI 137 Facto la festa ini Pisa, lo dicto signore condusse a Lucchala sua spoza, acompagnata honorevolmente più che s ellafusse stata la reina di Francia. E a Luccha fu ricevuta dallihuomini honorevolmente & dalle donne, tenendo corte et festa5 più giorni; e come fé dono Pisa, così volse il signore che iLucchesi donassero fiorini .x.^ in segno d allegrezza. E a que-sto modo erano tractati in Luccha li Lucchesi. Or lassiamodi contare di questa donna, però che sempre si tenne malconten-ta di tal marito e male ne li avvenne, che non d
RM2ANHT4H–Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . iuità di diritto» Se vna predella di figure pie-dote » In Afcifi fee vo Confatene ?> che fi porca a pricefllone » nel Duomo la tauola VITA DEL PINTVRICCHIO. 405 cauola dellAitar maggiore, & in S, Francesco vn altra tauola. Ma la migliorPittura » che mai lauorafle Nicolò fu vna Capella nel Duomo , doue fra laltrecofe vi è vna Pietà > e due Angeli » che tenendo due torcic piangono tantoyiuamente , che io giudico » che ogni altra Pittore > quanto fi vogliaecc. harebbe potuto far poco meglio . A S. Maria de gli Angeliin det
RM2AM1T54–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . tractò di volere prendere donna di grande stato. E doppo molte 5pratiche, in conduzione il dicto messer lohanni prese per donnala sorella del prefecto da Vico, nomata madonna Tradita. Eperchè non è di necessità mectere ogni particularità, lasseronnemolte, tocchando solo che la dieta donna fu presa per lo dictosignore sensa alcuna dota, ma del suo proprio atribuìo al fra- iotello di lei. Apresso dirò che ella era bellissima, grande &honesta, e quando ne venne a marito fu honorevolmente acom-pagnata fine a Pisa. E quine si fé la festa grande, tenendo
RM2AKXHKT–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCCI. Come li Romani corsero armati al papa. Giunto in Roma e facto alquanti cardinali e riposatosi alquan-to tempo, tenendo corte, chom è uzansa di vero pastore, dan-do le gratie e benefici a chi li parca che iustamente quelli me-ritasse, e stando in tale maniera, quelli che prima signoreggiavano5 tucto il mondo et hora non puonno signoregiare loro medesmo,cioè li Romani, con invidia ove-ro per malavolensa o per pocosenno, diliberònno di volere farmorire lo dicto papa Urbano. IO E armata mano, alquanti capi,colla turba del populo, armati, aromore
RM2AKG8TC–Saggio di storia americana, o sia, Storia naturale, civile, e sacra, de regni, e delle provincie spagnuole di terra-ferma nell'America meridionale . L^.(ji.t^r^rirU clv cy> riodo dì /• ar^. t <./i i/C L LIBRO QUARTO. 305 In effe tavolette vengono incaflrate delle acute pie-truzze taglienti , fermate ne buchi colla gomma—del Ptramà» , la quale è foda e tenace. Le Orino-cheli, affi .che nulla fi perda , grattugian la juca in-,gufci di tartaruga , dando in piedi , e tenendo la .grattugia appoggiata al ventre (1) . Dobbiam ora raccontare in qual maniera per fareil pane di juca , ne fpremano
RM2AM1G8C–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . tenendo la via perpiassa; per la qual cosa fu di necessità,che quelli che erano in- 5nanti andati, tornassero indirieto. Et quando lo mperadore fual canto della taverna, messer lohanni dell Angnello disse : diteviva lo mperadore; e in su quel punto fu tale il gridare dicen-c. 71 B do : viva lo mperadore, che se fusse tonato non si sare udito. Et questo divenne per la molta volontà che i Luchesi aveano iodi tal cosa dire; et con tali grida si condusse a san Martino.Et facto reverenza al Volto santo, per la via da santa Maria inpalazzo, il dicto impe
RM2AKXC58–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . oMartino, chom ebbe la dieta ||messa cantata, essendo in nella • • il ciptà di Lucha molti baroni et ÌJJ signori, fra quali e era uno gran barone imbasciadore dello im- 10 peradore, al quale il dicto papa pe rispecto dello mperadore, donò una roza dorata et bene adornata con rami suoi et fogletucte d oro, come al più gentile & alto barone che tal di fussein corte di papa et come persona che raprezentava lo mperio.E tal roza, il dicto barone, con molti stormenti e gran cavallaria 15 per tucta la ciptà di Lucha fé portare, tenendo il giorno grandecor
RM2AKX60E–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . cuno con in-tentione di vedere chi più era forte. Ma non piacque a Dioche tali brigate si giungessero insieme; ma sens altro fare, cia-scuno si ritornò d und era mosso, col suo mal volere. Et peralcuna parola mosse per ser Nicolao DomelHnghi, il podestà di ioLuccha quello fé pigiare; & essendo preso, per la parte de Ra-pondi fu fatto rilassare. E così, quando n era preso alcuno diquelli dalla parte de Guinigi era facto rilassare. E a questo mo-do visse Luccha più e più mesi, non faccendosi ragione, non pu-nendo chi faliìa, sparlando et tenendo logg
RM2AM5E4E–Vite de' pittori, scultori ed architetti, che anno lavorato in Roma : morti dal 1641 fino al 1673 . tarfi delle fue fatiche , fcialacquan-do fpenfieratamente , e niun conto tenendo del fuo avere .Amava il bel tempo , e la fua famiglia ha poco guadagna-to , e goduto dellacquiflato da lui, toltane la memoriaonorata , che ha fatta reftare al fuo nome . Intagliò inacqua forte alcune bizzarrie di targhe , e di cartelle capric- M m ciò- 274 A G O S T I M O M I T E L L 1. ciofe , ed un libro di alcuni fregi , ed ornamenti di Archi-tettura , che fi vedono oggi giorno andar in volta con qual-che llima
RM2AGEAMR–. Del governo de regni et delle republiche antiche et moderne. & il fiume Drauoil qual butta nel Danubio, tenendo poi dritto per Tramontana al fiumeVuixel y e dalla parte di Tramontana lOceano. I viv mi principalidella Germania fono otto, il Danubhyil Rheno y &ilM agone che è dettoda loro Msin e butta nel Rheno di là da Magontia3 & Mbìs imo da lo-ro. LIBKO SECONDO: 19 ro Elfi , & il fiume Oderà & Fiftula da loro detto Vuixel,il fiume Spre>e l Vuefer. UjL lemag^ìa fi diuide in due,cioè nellalta, & nel-la Bafja mediante il fiume Magone. La bassa ha quesìe Regioni,Haffia, Vefiphalia,Saffonia,V
RM2CPKWME–. Iconografia, cioè disegni d'imagini de famosissimi monarchi, regi, filosofi, poeti ed oratori dell'antichità, cauati . ingo per leCitta timorofo di Trifonej, riceuutala Donna ,elRegno, & hauendo il concorfb de Popoli, chc odiauanoil tiranno Trifone,moffegli contro 1* armi, lo refpinfe dalla Soria fuperiore perfeguicandolo nella Fenicia: egli perb in Dora terra munitiflima non {I tenendo ficuro , faggiin Apamia, la quale eifendo a forza prefa, iuifu priuato di vita tre annidoppo che hebbe il Re- gno vfurpato, come dice Giofeffo nel fopracitato luogo, cempi!° ^ & Eufebio netempi. Scriue pero P
RM2CT1KCR–. Le sententiose imprese ; et, Dialogo . ani^vi trouerrebbo-no beneJf eIfo dentro altri mifterij di qu-elli, ches erano prima imaginati, onde potrebbono farecerta congetturaibenche tale gratia^come diuina, fia 31 D T ALO G O PIO fia conceda apochi)delle cofèfuture Jl cheiper nomulmlicare in altri vecchi ej[empli)a me lannotaffatoe interuenutcal quale^prefente in Parigiagtavparaihchefifaceuanoperle noT^del ReCatolicoy^ del Sereniamo Duca di Sauoia^co-tenendo vna Canl^one^^ parendomi che le cofeandapno troppo tnlungo^fcapparononon fo co^me due volte della penna coJimanife[le,comeftapaté, ^ diqui
RM2CP9B7B–. Dell'imprese . pèrifando»quanto bene fia flato a colui appiccato cotefto Soffione, di cui ( comemi credo)Voi ora volete intendere^. ATTO» Attendete alquantoa quella voce, Crepitus, poftanel fecondo luogo, fé non vi fa quafì fen-cirne gli feoppi . Nel medefimo modo fu dal medefimo Capricciocomporta vnImpref a per perfbna , che poneua tuttol filo hauere , epremeua tutto il fuofapere, in apparer5 al mondo acconcio tuttoquan-to, dotto, e faputo : tenendo vna maniera continua di vita grane, incontegno, apparifeente, e tutta piena dvnafuafòlopropia reputazio-ne ; ma non lafciandoper niun tempo mai
RM2CPPGDP–. www.flickr.com/photos/internetarchivebookimages/tags/book... . , Sedei detrimento della fanitàfuacorporale. • Con quelle tante efperienze adunque,& sì chiare,& si confer-mate dalla particolar gratia di Dio verfo lui, fi può credere, cheegli ficuramente fi tenga augurato,& come fermamente promef-fo quel fantifsimo lume, 8c fuoco, che tenendo libero da ogni fa-fciojò pefo dimportanza, di difper2tione,dauariria,di vanaglo-ria,dinuidia, & malignità,& di tutte queir altre pefsime condi-zioni,che fono fiate conueneuolmente chiamate mortali, perchetengono rhuomo come veramente morto,Jo mantenga fem
RM2CPE008–. www.flickr.com/photos/internetarchivebookimages/tags/book... . etrimento della fanitàfuacorporale. Con quelle tante efperienze adunque,& sì chiare,& si confer-mate dalla particolar gratia di Dio verfo fui, fi può credere, cheegli ficuramente fi tenga augurato,& come fermamente promef-fo quel fantifsimo lume, & fuoco, che tenendo libero da ogni fà-fcio,ò pefo dimportanza, di difpcratione,dauaritia,di vanaglo-ria,dinuidia, & malignità,& di tutte queir altre pefsime condi-tioni,che fono ftate conueneuolmente chiamate mortali, perchetengono lhuomo come veramente morto ,y lo mantenga fempreVivo,
RM2CPHKBB–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . i Pecore , e di altri animali,tenendo in mano un flagello , colle corde accolte fanguinofe • Come 575 ICONOLOGIA Come è quefta figura per la vecchiezza , e color macilente « fpiace-vole a vedere ; così la pelte , per la bratta ^ e maltnconica apparenza^»univeilale è orrioile , e deteiiabile . La carnagione gialla dimoUra le infe-zioni de corpi > eilendj quello colore folo in quelli » che fono poco fan»della vita. f nuvoli mollrano » che è proprio effetto del Cielo ^ e dell aria malcondizionata . Il color bigio ì.- il color che apparifce nel
RM2CT30CF–. Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione, . ogia fi ltende alle cofe balìe, ma neceflarie,che fono il formare debitamente le attioni noflre, regolarli nelle viigtù »-fuggire li vitij, honorar Dioefleriormente, & altre eafeitmile,le qualifono, come vna velie, fotto alla quale non penetrano, fé non le menti illu-minate da Dio. r e ^ n o i^ £. HVOMO con la tefla di Leooe, véftito di cangiante,tenendo in nv*-no vn flagello,perche par proprietà del Leone attcrire chi lorii-guarda,però glantichi vforno al terrore far lafaccia di queftoanimale
RM2CPW00M–. Le imprese illustri . pefe,& del detrimento delta fanità fua corporale. COJ^ quelle tante efperienze adunque, & sì chiare ,& sì confermatedallaparticolargratiadiDiouerfolui,fipuò credere,che egli fiera-mente fi tenga augurato, & come fermamente promeflb quel fantifsimo LIBRO SECONDO J7P lume, Si fuoco.che tenendo libero da ogni fafcio,ò pefo d impotenza, didifperatione,d auaritia, di uana gloria,dinuidia,& malignità,& di tut-te quell altre pefsime conditioni, che fono fiate conueneuolniente chia-mate mortali,perche tengono 1 huomo come ueramente morto, lo man-tenga Tempre VIVO , & Tempre ACC
RM2CDCHAD–. Descrizzione de l'ordine della processione fatta la vigilia di san Giovanni Batista, l'anno MDLXXVII, dalle compagnie de giouani Fiorentini, per l'allegrezza del natale del serenissimo gran prencipe di Toscana . Trombetti à cauallo ueftiti di drappo di uari coloriiVn gioiiane riccamente uef^uo^foDra dun bellifsimo cauallo, con un tronco dafte in mano, e qucfti eraid gui J4 delUcaualleria & trionfo,&c.Seguiuono appreffo tre donzelle leggiadramente adorne,ii ciafcunaTopra duna chiaea bianca « tenendo in mano uiupalla doro &;c. 21 padre deffe donzelle appreflb ueniua à cauallo > ueftito molt
RM2CT0EWW–. Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione, . i, per cimiero por-cari vna Sirene, nella mano deftra tenendo molti hami legati in feta ver-de, e nella fìniltra hauerd vno feudo ouato,é dorato, dentro al quale faràdipinta vna meta di marmo mifchio,col motto Ruc omnia, col numero dijcvj. notauano glEgitti/ il piacere5 perche in tal anno cominciano i Giouani àguftarlo come racconta il Pierio,doue ragiona de numeri. Il corfaletto dipinto, moftra, che vnhuomo dedito apiaceri, ogni co-fa impiega à tal fìne,come chi porta il corfaletto, il quale
RM2CPB7PX–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . pportin piùtotto carico ybiafimo ? e danno à chi lepofìede3che^> laude. HEROICHE E MORALI. 2eplaude,utile ejr honore. Defìderio e parole veramentedegne non filo dvn prillato Gentilhuomo , ma diqualunquePrencipe chefia, tanto più che fi fa percgni vno,che egli accompagna le parole co fatti, ba-ttendo del continouo la cafa piena dhuomini dotti,& alcuni altri di loro,chefìtrouano lontani, intrat-tenendo con larghifiimi doni e penfioni* Perche vo-leniio ijprimere quefio sì honorato e magnanimopenfiero , mi par fio figurare vn braccio ce le He, cherou
RM2CT1B2P–. Le imagini de gli dei de gli antichi . era intomo per efpùgnarla. *A che mi pare, che fi confacci quelVittonase l0tCke faceuano gli ^ithemefi tenendo la Vittoria fensqa ali.comefi leg-Heliodo— &e aPPnff° di Taufania,acciochella non fé ne uolaQeuia,& baueua que-io. Jìa,come dice Heliodoro, nella deslra un melagrano, & vnelmo nella fi- niflra. Eti Romani,accioctìellafieffepiùvolontieri con loro, ledieronoperfuofeggio il Campidoglio (comeferiue Liuio) 0 le dedicarono il tem-pio di Gioue Ottimo Moffimo > quando Gierone^dopò la rotta, che hebberoda Carthagineft a Canne, ne mandò loro à donare
RM2CT16TJ–. Iconologia . ciplina, con la finiftra vn ramo diHifopo, & della medefima pianta vna ghir-landa in capo. Sì dipinge magra, & che verfi da gli occhic*piofe lacrime, tenendo con la deftia manola difciplina, permoftrarela confcicnza nonfimulata, ma chiara, per molti fegni veri dipurgare i peccati, i quali con gemiti, conlacrime» & con lamenti ci dogliamo dellecofe triftamenre, & bruttamente commcfìr,onde poi dal profondo del cuore proponen-do vn pianto fi maceri la carnei digiuni la m-dcbolifcano»& Taftinenzala ftenui,& confu-mi per ottenere con qucfii mezzi perdono dalSignor Dio de i cotnmeflì
RM2CR2118–. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . fo, come diffe Adito-tele de fifonomia al capitolo feilantanoue. 9> hauerà in capo vna ghirlanda di hedera, faràlafciuamente ornata , porterà à trauerfo vnapelle di pardo , e per terra à canto vi farà vnaPantera tenendo la detta figura la finiftra ma.no fopra il capo. LHcdera da Greci è chiamato ciflò, &ciffare ( tirando le l
RM2CRYGPX–. Imprese illustri di diuersi, coi discorsi di Camillo Camilli, et con le figure intagliate in rame di Girolamo Porro Padouano .. . EsSempio domeftico è di grandi/Urna im-portanza in tutte roperationi humane , per in-caminarci con tacita perfuafione al bene nonmeno, che fi facciano tutti gli altri aiuti ,cheda noi fi pollano hauere . Di qui è, che allo-perar uirtuofamente, la nobiltà del fangue , Selefier nato di chiari, &. illufòri progenitori, di cui shabbia con-rezza, che habbiano fatto imprefe degne di uiuere nella me-moria de gli huomini, tenendo fempre dinanzi àgli occhi dexlifcendenti q
RM2CT304X–. Dell'imprese . ere ; penfàncìoguanto bene iìa ftato a colui appiccato cotefì:o foftìone, di aii (comemi credo ) ^oi ora volete intendere-^. ATTO. Attendete alquantoa quella voce, Crepitus, porta nel fecondo luogo, fé non vi fa quafi fen-tirne gli fcoppi . Nel medeiimo modo fu dal medefìmo Capricciocomporta vnlmprefa per perfona, che poneua mttol fuo hauere , epremeua tutto il fuo fapere, in apparer al mondo acconcio mttoquan-to,dotto, e iaputo:tenendo vna maniera continua di vira grauejncontegno, appanfcente, e tutta piena dVna Tua folo propia reputazio-ne; ma non Iftfciandoper niun tempo ma
RM2CPEEN6–. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . ccie d*oro,coronata di lauro fiabcl-J là,&: rifplendentCjfederè fopra il cielo ftellato, tenendo vna palmanella finiftra mano,& nella deftra vna.fiamma di fuoco, alzando glocchiin alto, con fegni dallegrezza. Giouanc fi depinge, percioche la felicità eterna non ha fecojfe non al-legrezza perpetua , fanità vera,bene incorrotto , & tutte le gratic parti-colari , che ieguono la giouentù, & delle quali laltre età fono molte di-fcttofe. Si fa ignuda, perche non ha bifogno di velarfi delle cofe cadu
RM2CPXY9Y–. Della novissima iconologia . p; cerchi de mo-ti,con millaltrecofe, pertinenti, a i Cieli, SealleftcUe.ASTVTIA INGANNEVOLE. DONNA veftita di pelle di volpe,e faràdi carnagione molto roda, tenendo vnaD 4 fimia ^6 Della nouifsitaa Iconologia fjn>iaTorto il braccio.- i- . LAftucia come dice S.Tòmafo i- i.q. 5j.art. 5 e VII vitio di coloro, che per coureguirequel che defideranoifi vagliano demezzi noncnmienciiolij però Ci dipingerà vcftita di pelle^lue fauoléjadopratò in quello propofito mokevolte. Dèlia Simialcriuc Ariftotelc nellhifto- ne de glanimair,che è aftiidflìma ^. La carnagione roda
RM2CP4G2X–. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . reccie d*oro,coponata di lauro fia bel-la, Sv rifplendente,federè fopra il cielo flellato, tenendo vna palmanella fiiiifìra man0,& nella deflra vna fiamma di fuoco, alzando glocchiin alto, con legni dallegrezza . Giouimc fi depinge, percioche la felicità eterna non ha feco,re non al-legrezza perpetua , fanità vera,bene incorrotto , & tutte le gratie parti-colari , che feguono la giouentù, & delle quali laltre età fono molte di-fettofe. Sì fa ignuda, perche non ha bifogno di velarfi delle cofe
RM2CT2Y3C–. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . era nutrita perducunt aquora pifces, jfbondanx.* Marìtìma . yJerijs cawpis Ut a va? a tur auis.Quid tam dcpofìtas proprio mortalis in vfus Ncc c&urn qnuquamnecubiterranegat. slbondanz^a. DOnna in piedi, veftita doro, co le brac-dia aperte; tenendo lvna-e laltra mano(òpra alcuni ceftoni di fpighe di grano i qualifliano dalle band
RM2CE0HN2–. Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII .. . e dal- %fif DeVarj Generi «dalla ragion di Commercio ; tenendo con queflo Tem-pre ugualmente collante lantica proporzione fra oro,e argento come i. ii. circa. Altri difsero, che perpuro fpirito di avarizia fiali ciò fatto nelle particola-ri Zecche per la folita induftrìa degrimprefarj, fom-mo guadagno facendo in quella falfa rapprefentazionedi Moneta^ Comunque ciò fofse però, certo
RM2CR09JH–. Della novissima iconologia . , & gambe ignude dimoftranoUdeftrezza,& lalia piedi la velocità, che congrande induftria fi procura dal ladro,per cim»re de meritati fupplicij. , ;>Ì^(;;: F V R T O-, GIOVANE veftitodhabitofpcdito , CORvn capuccio in tefla, & con le fcarpe difeltrojouero di pelle,in vna mano tenendo vnalanterna ferrata, & nellaltra vn grimaldello,& vna fcaladicorda,l*habito farà pieno di pccchie:cosi li vede dipinto in molti luoghi. Le pecchie fijpra il veftimentofifanno,for-fe,perchecfle vanno rubbandoa fiori da tuttele bande il doIce,per congregarlo poi tutto in-fieme nella
RM2CR1TH6–. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . i verfi co-piofe lacrime jcon la deftra mano tan-ghi vnadifciplina, con la finiftra vn ramo diHifopo, 8e della medefima pianta vna ghir-lando in capo. Si dipinge magra, Se che verfi da gli occhieopiofe lacrime, tenendo con la delira manola difciplina, per moftrare la confeienza nonfimulata, ma chiara, per molti (egni veri dipurg
RM2CP7KBW–. Le imagini dei degli antichi . oe Ninfe marine, &^ Tritoni, delli quali ho già detto, perchejuefti accompagnauano Nettuno. Et delle Nereide Icriue Nereid(Lj»Platone , che gliene erano cento, che fedeuano sii altrettantiDelfini, quandodifegnaquel gran tempio , & niiracolofo,il-filale era appreffo de gli Atlantici confecratoà quefto Dio , ,:he quiui ftaua fopra vn carro, tenendo con mano le briglieie i caualli alati, &c era cosi-grande, che toccaua con il capo il: tetto dellalto tempio . Vedeuafi anco buona parte della com-,» pagnia di Nettuno in vn fuo tempio nel paefc di Corintho,co-,ì me re
RM2CPM5DX–. Iconologia . altri animali ,tenendo in mano un flagello ». colle eorde accolte fanguinofe . Come 3 7* ICO NO LOGIA Come è quella .figura per la vecchiezza •> e color macilente * .fpiace»vole a vedere ; cosi la pelle , per la brutta » e malinconica apparenza»»universale, è orribile » e deteftabile . La carnagione gialla dimoftra le infe-zioni de corpi, offendo quello colore folo In quelli-, che iòno poco fanìdella vita.. I nuvoli inoltrano , che è proprio effetto del Cielo ■* e dell aria malcondizionata . Il color bigio è il colo» che apparifce nel Cielo In Tempodi pestilenza- Le pelli di
RM2CR0B1Y–. Della novissima iconologia . uitas conftantis animi . Né la jtacque Virgilio nel giouane Turno , introdu-cendo il Re Latino, che così gli parlò . O prAflans animiiuuenis,quantum ipfe feroci. Virtute exuperas , tantum me impenfins dquum eh FELICITA BREVE. Confulere,&C^^^, . . Larme poi,perche nefoldati regna princi DONNA vcftita di biancoi & giallo,che palmente la FerocitàjOnde il principe de Poeteno^a in capo vna corona doro,fia cinta ti Homero,^^/ nil molitur inepte. Per lodarlodi varie gemme; nella mano deftra hauerà vn con le paiole di Horatio non contento di farc > fcettro, tenendo i
RM2CPN924–. Nova iconologia . mano deftra tenendo vn braccio da mi-ftira re, & nella ììniftra vn freno. P VRGATIONE.Dellaria fatta da Mercurio PE R la Salubrità ricuperata appretto iTanagreifi folcila dipingere Meicurionellaguifa , che fi fuole rapprefèntarcda ruttilipoeti,ma che oltre ciò portallè vn montone fopia le {palle, e dicePaufania , che fi chiamauaCrioforo,che vuol dire porta montone,& queHo era Ierolifico della Salubrità racquiftara,pcrcio;hc fi dice, che Mercurio rifauò il pac- fé dalla pestilenza, che sera diStefa per Tana»gra con la purgatione del montone,chegIi ha-ueua portato in collo da
RM2CPY2F0–. Nova iconologia . dcftra tenendo vn braccio da mi-furare, & nella finiftra vn freno- P VRGATIONE.Dellaria fatfa da Mercurio- PE R la (allibriti ricuperala apprelìb iTa:ìagrei fi foleua dipingere Metcurionellàguifà , che fi fuole rappiefentare da ruttilipoeti,ma cheoltre ciò portane vii montone Copiale fpalle.e dicePaufania , che fi chiamauaCrioforo,che vuol dire porta montone,& queftoera Ierolifico della (allibriti racquiftata;percioche fi dice, che Mercurio ulano il pae- fe dalla peitilenza, che sera diftefa per Tana-gra con la purgatione dèi montoi e,chegli ha-ucna portato in collo dattorn
RM2CT321H–. Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione, . la cuopre ». Il detto coprimento può lignificar come chi medita, fi nafeonde in lc*-co ritirato, & ftaffi folitario, fuggendo loccafioni della diftrattion del-la mente-». Meditatione delia Morte • DONNA fcapigliata, con velli lugubre, appoggiata col braccio aqualche fepoltura, tenendo ambi locchi filli in vna tefta di morto,che fia fopra detta fepoltura, & che alli piedi fi a vna pecorella con la te-fta alzata, tenendo in bocca herba in legno di ruminare*. MEDICINA. DONNA attempata, in capo ha
RM2CT170A–. Iconologia . iotus^Qósì éwtic^e i Prelati cliafono horologij dc^I Mondo, pdfti fo»pta i monti delleclignità,acciòche fia*no vedutÌ9 e Tentiti da tutti^ deùonomolto bene ìauuertitedì fonargiuflo»e caminàrdritto nelle loro attiònii perche fo-no da tutti accurati, e ^eruono per regola 8eeilempiode gli altri. OndeClaudiano4.Ho-inor. parlando al Principe come à Prelato cofidice.Hoc te prdterea crebro fermohemònébaVt te totÌHS medio telltms in orbeyiuere cognofcas,cun^is tua ^entibus éjfeFaSa paìam. > R E M ì Ow HVomoveftitodi bianco,cinrodVn ve-lo doro, tenendo nella deftra manovna palma con v
RM2CDAA1X–. Cremona fedelissima citta et nobilissima colonia de Romani : rappresentata in disegno col svo contado et illvstrata d'vna breve historia delle cose piv notabili appartenenti ad essa et de i ritratti natvrali de dvchi et dvchesse di Milano e compendio delle lor vite . il:. LIBRO fcouato. PrepofeaqueftiMonachivncertoGrefone, clic fu il primo Abbate loro. Tra-sportò anche<j netto venerabile Vefcouo il corpo di S. Gregorio martire da Spoleto a Cre-mona,cfcccrabricarevnarca,oueripofeil corpo di S.Imeno.eflèndo Pontefice GiouanniXV. & tenendo lImperio Ottone III. il quale dopò, che da Gregorio
RM2CPXKWN–. Della novissima iconologia . Le braccia, & gambe ignude dimoftfano ladeftrezza, & lalia piedi la velocità, che congrande induftriafi procura dal ladro,pertimore de* meritati fupplicij. F V R T O- G IO VANE veftitodhabito fpedito , con. vn capuccio in tefta, & con le fcarpe difeltro,ouero di pelle,in vna mano tenendo vnalanterna ferrata, & nellaltra vn grimaldello,& vna fcaladi corda,lhabito farà pieno di peechiercòsi fi.vede dipinco in molti luoghi. Le J)ecchiefopxa il veftimento fi fanno,for-fe,perchecfie vanno rubbandoa fiori da tuttele bande il dolce,per congregarlo poi tutto in-fieme nel
RM2CPKP2Y–. Iconologie tirée de divers auteurs : ouvrage utile aux gens de lettres, aux poëtes, aux artistes, & généralement à tous les amateurs des beaux arts . uyé fur un câbeftan ; dunemain il tient un levier3 & il a dans lau-tre une flamme , qui fignifie que ladreflède la main doit répondre à lintelligencede la tête. On lhabille plus fimplemcntque le précédent. Proche de lui eit un va-le rempli dabeilles ; ces animaux félonVirgile, font le fymbole de linduftrie &de la diligence. jt A T E meccanica. UOrno nerboruto, e robufto 3 appoggiatoad un argano , tenendo un palo do-leva in una mano, e ne II al
RM2CPX9E7–. Della novissima iconologia . te,cinta con vn cingolo doro,ornato di gio ic,tenendo nelladeftra mano vn freno, e nel-la ^nilha vn braciolare da mifurare. P I E Per fio-iiifìcarc il piacer honcAo, Venera»vie chiamata da grAntichi Nera,iió per altricagione,fecondo,che ferine Paiifània nellAr-cadia,fé non perche alcuni piaceri da glhiio-mini fi fogliono pigliar copertamente , & ho-neftamente di notte , a difFerenza de glaltrianimali, che ad ogni tempo , e in ogni luogo{ì fanno lecito il tutto. Dipingefi col cingolo, come è dcfcritta Ve-nere da Homcro in più luoghi dellIliade, permoft rare,che Ve
RM2CPD9ET–. www.flickr.com/photos/internetarchivebookimages/tags/book... . E piovre di quella Imprefa , fi come hannoMaeftà,& leggiadria infieme,cosi ancora facil-mente fi fanno conofere di rapprefentare quel-latto , folenne, che fi vfa di fare nel giurarli fede,da i vafalli a i nuoui Re loro, la prima volta, cheentrano in Regno, il che fi fa mettendoli il Re inabito Regaleà federe in loco publico, tenendo con la man fini-ftrafoprai ginocchi i) libro dei facri Euangelij aperto, & con ladeftra il primo & fecondo dito, Juno fopra lakro,che vengono afermare il fegno della fanta croce, & cjuuii i vafalli ti
RM2CPHXH0–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . MEDIO- TOMO Clv A R T 0. 89 MEDIOCRITÀ. Di Cefare Bjpa . DOnna. Colla deflra mano tenga un Leone legato con una catena, ecolla llniftra un Agnello legato con un debole , e fottìi laccio . Di-mollrandofi per efTì due ellremi, il troppo rifentimento , e la troppa fof-ferenza ; e tenendo detta Donna il luogo di mezzo « tra quelli eftrenii difierezza , e di manfuetudine , per ì quali venghiamo in cognizione di ognialtro eftremo in ciafcun abito dell* animo , ci può eOfer vero geroglifico diMediocrità, la quale fi deve avere in tutte le azioni, acc
RM2CP8ED5–. Le imagini dei degli antichi . Slmaginc in aito de adorare ir igrjitruinat) a «fi De gli Antichi. 5 liei libro della Città di Dio, da quello che ei riferifce di Vairo-ne. Ma con tutto ciò Ci trouarono anco di quelli, li quali heb , -bero certa buona opinione di D i o, tenendo che egli fofle vn wo *>*folo,eterno,&: inuifibile,&: perciò non hauefTe figura alcuna jl a ZHraquale chi cerca , (dice Plinio) troppo eonfente alìadapochezzaTua, Onde Antigene capo della fetta Cinica diceua , come ri-»tferifce Teodorito Vefcouo Cirenfe,cheDjo non fi può vede-*re con gli occhi, perche nonèfimileàcofa
RM2CP75J4–. Le imagini dei degli antichi . fpu-gnarla. A che mi pare , che fi confarci quello , che faceuanogli Athemefi tenendo la Vittoria fenza ali>t:ome fi legge ap- j/ft0YÌa fenrApreifo di Paufania, acciochellanon fece volane via,ck haue-* •■ ^ uà quefta, come dice Heliodoro , nella de (tra vn melagrano , „ rodoro& vnelmo nella finiftra . Et i Romani, acciochella fteifepiù volentieri con loro, le dierono per fuo feggio il Campi-doglio (come fcriue Liuio) 8: le dedicarono il tempio di Gio-ue Ottimo MafTimo , quando Gierone , dopò la rotta , chehebbero da Carthaginefi a Canne , ne mandò loro à don
RM2CPN7W9–. Della piu che novissima iconologia . oti & cerchi de moti, con miJialfre.cefejperiinentijà i CieJij& alle Stelle. ASTVTIA INGANNEVOLE. O N N A rveUif a di peJe di volpe, e fa-rà dicarnagioncmolto rofia> tenendo v-na fìmia lotto il braccio ..LAfìuria come dice S.Tomafo i.i.q.^^.zn. D Primo *^ $^ $.è vn vitio di coloro, che pei* confcguire quélche deiìdérano, fi vagliono deme22.i non con-ueneuoJijpcrò il dipingerà vefti ta di pelle di voipe^cflèndo cueftanimale aftuiiflìmo, & per ta-le ancora è conofciuto da Efopo nellefuefaiio-h, adoprato in queftopropofitomolte «volte.• Della Simia Icriue
RM2CPM641–. Iconologia . OSSE- TOMO QJU ARTO l9 o sis e a U I O . Di Cefare Ripa .. as*loÀ#krto&l déj. OJSSJ Z/?& carte csrarxjù- t-*tù/c UOraa dì eri virile , che ùx colla tefta fcoperta » ed alquanto* china ■>in atto umile ; che ritirata la finiftra gamba indietro , e tenendo laberretta , o capello che fia colla delira mano , moftri con tal getto offequioie riverenza grandifsima . Colla finiftra mano tenga legati un Leone , ed unaTigre . Si dipinge di età virile , perciocché in effa vi fi ritrova i mezzi ■> edil convenevole , e non come nella gioventù , che ama , e ftima affai dieffere fuperior
RM2CPY7PR–. Nova iconologia . enili,e gli rende per fe,& per l-altrui pioli ttcuoli. MATRIMONIO. VN giouane pompolàmente vellito , convn giogo (opra il collo, & con i ceppi à ipiedi, con vuanello , onero vna fede doro indito, tenendo nella medefimamano vn coto-gno, & fotco a piedi hanerà vna vipera. Per lo giogo,& per li ceppi fi dimoftra,clieil Matrimonio è pefo alle forze dell huomo affai grane , & è impedimento al caminare inmolce accioni di libertà,eiìèndo il maritarli vnvendere fé ftcflb,& obligarfi à legge perpetua,con tutto ciò è caro, & defiderabile per moltirilpetti,& particolarmente per lo acq
RM2CEP5A7–. Trattato dell'imbrigliare, maneggiare, et ferrare cavalli : diviso in tre parti, con alcvni discorsi sopra la natura di caualli, con disegni di briglie, maneggi, & di caualieri a cauallo, & de ferri d'esso. oppoguardia,neche ila troppo ardita,perche facilméte il ridurra con la teftaal fi.io luogojne eglicancho da dubitare che faccia fegno dappettarfi,anzi ordinariaméte come più il ri ti rara la briglia à fe/orgera con la tefta tanto più,lion pero fi ha da tenere molto ferrato in eiTa, ma procedere feco?tempcratamente/econdol tempo,tenendo fempre la uia del me^^2o,& mafsimamente quando nonfi
RM2CP03AX–. Della piu che novissima iconologia . vbi latisTorrefa in campis nebnlas exalat tnerres.Et fedetingentempafitns Meuania TaurU.Donajom, IATI€V Parte Seconda V A T 1 O Ì9t. V CEDRASSI per il latio lantico Satiìf-, nOjcioèvnhuomoconbafbalongajfol-tifi canutaj fedendo in vna gfottaj tenendo inmano la falce, e fopra la detta grotta fi rappre-fenta vna donna à federe fopra dvn mucchiodi diuerfearmi, & armadure. Terrà in capo vn celatone guarnito in cimadi belle pennej& nella finii Ira mano vna coro-na j ouero vn ramò di Lauro, & nella deftrà ilparazoniojiì quale è fpada coyi allarga, e Ipun- tata »
RM2CT1E14–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . tin piùtolto carico 3 biafimo > e danno a chi lepofiede,chc^> laud?, UEROICHE E MORALI. 2op Uude,vtile & honore. Defiderio e parole veramentedegne non filo dvnprtuato Gentilhuomo , ma diqualunque Prenci fé che fa, tanto più che*fifa perogni vno,che egli accompagna le parole cofani, ba-ttendo del continone la cafa piena dhuomini dotti,& alcuni altri di loro,che fi trouano lontani, intrat-tenendo con larghif imi doni e penfoni. Perche ve-leni io ifirimere queflo sì hmorato e magnanimop enferò y me parfo figurare vn braccio cele He, cherouefeia v
RM2CPXC3F–. Della novissima iconologia . ^^■; N A donna^mora, qiialì nuda> lìauera li captili crcfpi,&: fpaifi, tenendo in capome percimicrofvna certa di elefante,al col-lo vn hlo di coralli,& di eflì allorecchie due >pendenti,con la 4cftra mano tenga vn fcorpio-ne,& con la hniftra vn cornucopia pien di fpi-ghe di grano; dajvnlatoap.prcflb di lei vi faràTn ferocfdìmo Leone, & dallaltro vi farannoalcnne vipere, & férpefici venenofi . *•• Africa, vna delle quattro parti del Mondoè detta Africa,quafiaprica,cioè vaga del So-le,perche è pruia del freddo, onero e detta daAf-o vno de difccndcnti dAbraham
RM2CT0CY2–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . X 2 AFRICA **4 ICONOLOGIAAFFRICA. UNa Donna mora, quaft* nuda . Avrà li capelli crefpi , tenendo in ca-po* come per cimiero» una teda di Elefante . AI collo abbia un filo dìcoralli , e di elfi alle orecchia due pendenti. Colla deftra mano tenga unaScorpione i e colla Anidra un cornucopia pieno di fpighc di grano . Daun lato appretto di lei vi farà un ferociffimo Leone , e dall altro vi fa-ranno alcune Vipere » e Serpenti velenofi . Affrica, una delle quattro parti del Mondo, è detta Aurica, quali apri-ca , cioè vaga del Sole » perchè è priva d
RM2CPW3YP–. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . Hora parliamo della Pannonia,e della Dacia. P A N N O N I AE. XN Alcune medaglie di Decio Imp°radore,fi veggano due donne con le in-fegne delle Cohortiin vna mano , tenendo laltra alzata verfoilCeloinattod arrenderli, ouero di pace -, fi trouano due Prouincie di Pannonia, vnafupe-riore , e f altra inferiore,nelle qualirifed uano alcune Cohorti de F omani.Inalcune medaglie di Lucio Elo, è vna donna con molti panni ndoifo, per ligni-ficare il freddo del pa^ fé, & ha la tefta carica di
RM2CP46FP–. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . o può fignificar come chi medita, fi nafconde in lo-^co ritirato, & ftafli folitario, fuggendo loccafioni della dillrattion del-la mento. Meditatione della Morte. DONNA fcapigliata, con vefti lugubre, appoggiata col braccio dqualche fepoltura, tenendo ambi locchi fiffi in vna tefta di morto,che fia lòpra detta fepoltuf a, & che alli piedi fìa vna pecorella con la tt-fta alzata, tenendo in bocca herba in legno di ruminare-». M E D 1 C I Ti ^. DO N N A-^ attempata, in capo haurà vna ghirlanda da
RM2CR26EA–. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . trano ladeftrezza , & lali apiedi la velocità , che con grandeindulti ia fi procura dal ladro, per timore demeritaci fupplieij. FVR- *l* F V R T 0. Glouane veftito dhabito fpedito, con vncapuccio in teda, & con le fearpe di fel-tro,ouero di pelle, in vna mano tenendo vnalanterna ferrata , & nellaltra vn grimal-dello^ vna fcala d
RM2CP0M0M–. Della piu che novissima iconologia . lires modic^s Aatojqtie bre- ± 1 cocneitanuoa ledere i:a eItito di pelh diTalfoj tenendo antbclc mani in lèno, &lateila china ,la quale fia cinta dvn panno ne-gro- che gli ciiopra quafì glocchi, ik à canto viila vnatar carnea. Dipingefi graffo, perche fi come la ficcitàdel corpo procede da calidicà, cosi la graflèzzaderiua da frigidicà, de humidità,come dice Ga-leno nel iccondodel temperamento al e. 6. Si vefle dipeìle di Tafio, perche fi come que-llo animale e fonnacchioioe pigro,così è ilflemmatico per hauer egli pochi fpiriti,& quellioppie/Tì da molta
RM2CT27P5–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . SPERANZA TOMO ^V I N T 0.SPERANZA. Dello Stejfa . zo$. DOnna veftìta dì verde, con una ghirlanda di fiorì, tenendo Amore-*in braccio, al quale dia a fucchiare le proprie mammelle. La ghirlanda defiori , per la ragione detta del giglio nelt altra figu-ra, fignifica fperanza, fperandofi i frutti allapparire, che fanno i fiori. Amore, che prende il latte dal petto di quella, è uno indizio, che-»dimoftra la fperanza efifer vero fomento di amore , e che dove mancx »Ja fperanza , amore fubito fparifce, perchè elfendo una paffione alterati-va del def
RM2CPTX7R–. Le imprese illustri . Z^S^SS^^S^^^s^tSffiS^ss. s ZìX^Sà^-^SSSSS *54 DELLE IMPRESE OLTRE àciò,iomiritrouodauer fimilmente copia dalcune letteredel M^lKC H ES E DEL VjlSTO , fcritte al fopradetto ImperatorCarlo Qu,into. Nelle quali dandoli diftefamente particolar informatio-ne delle cofe importanti, che accadeuano di tempo in tempo,fa più d unanotabile relatione di molte cofe, valorofamente adoprate da quefto Coate in Italia col conlìglio,& con la perfona, tenendo da quella Maeftà ca-riclii & gradi di grande importanza, così nella guardia , & difefa di mol-te città, come nellefpugnatione di qu
RM2CPM7HE–. Iconologia . X 2 AFRICA i$4 ICONOLOGIA AFFRICADi Cefate JSjpa*. rio M€aT--i&f-tl -Africa è-. UNa Donna mora» quafi nuda . Avrà K capelli crèlpi , tenendo.in ca-po» come per cimiero» una teda di Elefante . Al collo abbia un filo dicoralli, e di elfi alle orecchia due pendenti . Colla delira mano tenga unoScorpione » e colla Anidra un cornucopia pieno di {pighe di grano » Daun lato appretto di lei vi farà un ferociffimo Leone » e dall altro vi ri-sanno alcune Vipere » e Serpenti velenofi . Affrica» una delle quattro parti del Mondo, è detta Affrica » quafi apri-ca * cioè vaga del Sole » perchè
RM2CP3TXX–. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . , ma necei]arie,che fono il formare débitamente le attioni nolìre, regolarfi nelle virtù ,fuggire li vitij, honora-r Dio elleriormente, & altre cole fimjle ; le qualifono, come vna velte, lòtto aUaqltalé non penetrano, le nenie inentiiilu*.fninate da Di5:>^3i-reni I r^ T E II R 0 R^ E. HV O M O conia tedila di Leone, veftito di cangiante.tenendo in mxno vnlìagello, perche par proprietà del Leone atterire chi Ioni.guarda, ptrò gfantichi vforno al terrore far la faccia di quelì-o animale,il f
RM2CR026N–. Della novissima iconologia . icirOjChe quello vceello fufle il Geroglifico del-la Nauigjttiotie,come nel Pierio Valeriano fi ealfi^Q luogo. ili OJJO icrji VNA donna igttudaproftrata in tcrra.chchabbia li capelli lunghifiìmi, che fpar-gcndoli per terra vengfei ho fare onde, fimiliaquelle del mare, tenendo con vnà delle manivn -remó>& con laltra la carta, erboflòlodanauigart >. =,;. • : N E C E S S I 1 A Donna,che nella mano deftra tiene vnmarcello,&nella finiftra vn mazzo di chiodi.Neceflltà è vn eflere della cofa in modo,chenon pbfla ftare altrimenti,& pone ouunquo-^fi ritrouavn lacci
RM2CRYXHF–. Imprese illustri di diuersi, coi discorsi di Camillo Camilli, et con le figure intagliate in rame di Girolamo Porro Padouano .. . E SS empio domeftico è di grandiflìma im-portanza in tutte loperationi humane ,per in-caminarci con tacita perfuafione al bene nonmeno, che fi facciano tutti gli altri aiuti ,cheda noi (ì pofTano hauere . Di qui è, che allo-perar uirtuofamente, la nobiltà del fangue , &leder nato di chiari, &. illuftn progenitori, di cui shabbia con-tezza, che habbiano fatto imprefe degne di uiuere nella me-moria de gli huornini, tenendo Tempre dinanzi àgli occhi dedifendenti quel
RM2CPHKTN–. Le imagini de gli dei de gli antichi del signor Vincenzo Cartari, reggiano : nelle quali sono descritte la religione de gli antichi, li idoli, riti & ceremonie loro ... et con l'espositione in epilogo di ciascheduna & suo significato : estrata dall' istesso Cartari per Cesare Malfatti .. . nodo Ottetti la delicata verginella* Cinge Himeneo le tempie1>i belli, e vaghi fioriIle lodorata per fa,£ tenendo con manoIl colorito vittKxJMonelieto per noi Catullo. s Degli Antichi. 14/ Il bianco pie ve Mito/ Et adorno del bel dorato ficco» m In quefio dì giocondo Vien confoaue voce Cantando anouifpo
RM2CR1NE5–. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . TERRORE. HVomo conia tefta di Leone, vefiiro dìcangiante, tenendo in mano vn flagel-lo, perche par proprietà del Leone,atterire^ehi lo riguardacelo glantichi vfaronoal ter-rore far la faccia di quefto animale. Il flagello è inditio, che il terrore sforza glianimi, & gli guida à modo fuo, & i colori an-cora fignificano le varie p
RM2CPYJ5B–. Nova iconologia . Tìmo) non ne può fendre con-tento , & così reitano li fuoi meriti fraudatidentro di fé fteflb. Però fi dipinge limagine del conrento,cheguarda fé medefima nello fpecchio , & così ficontempIa,& lì gode ricca,bcIIa,epompofa dicorpo,&d anima,ilchedimoftrano le monete,,&i veftimenti.- Contento . GIOVANE in habitobianco,&giallo,mo/tri le braccia,e gambe ignudc,& i piedi alati, tenendo vn pomo doro nella mano de-ftra,& nella finiftra vn mazzo di fiori, fia co-ronato doliuo,egIi rifplenda in mczo al pet-to vn rubino • Centento Amorofo. Glouanetto di bello afpetto con faccia ri*den
RM2CPXMW5–. www.flickr.com/photos/internetarchivebookimages/tags/book... . E PIOVRE DI CLV * * T A IMPRESA, 5 I CO-MI hanno Maeftà, & leggiadria inheme,cosi ancor facilmente fifanno tfonofeeredi 1 apprefentarequellatto folenne, chelivia di fare nel giurarli fede,da i valialli a i nuoui Re loro, laprima volta, che entrano in Regno, il che fi fa mettendoli ilRe in abito Regale a federe in loco publico, tenendo, con laman fìniftra fopra i ginocchi il libro de i facri cuangelij aperto,& con la deftrail primo, & fecondo dito ,1vno fopra lalerò, che vengono a formare il fegnodella fama Croce,& quiui i vaflàll
RM2CPX9G1–. Della novissima iconologia . rdij. Potrà ancora farfi detta figura veftita di turchino,per fimiglianza del color celeftc, il quale non fitrafmuca mai per fé ftelTo • PERSEVERANZA. Com$ dipinta nel Palalzo del C^rd. b» i» Orf$no, a Pa/quino. DONNA , che con ladeftra mano tiene.»vna ferpe,riuolta in circolo, tenendo lacoda in bocca,e con la finiftra vn maz^o di cof de dArchibugio accef<LJ« I PERSVASIONE. VN A Matrona in habito honefto , conbella acconciatura di capo, fopra alla *quale vi fia vna lingua,& a pie deiìfa linguavnocchio farà ftretta con molte corde , & li-gacciedoro,terrà con am
RM2CJ47KH–. Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI . LA PITTURA DAL Sf-COLO VII AL XIII. 75 San Paolo che, tenendo una mano sulla spalla di SantaPrassede, la presenta con laltra al Salvatore. La Santaindossa ricco vestimento, tempestato di gemme, e portala s,ua offerta. Le viene dietro papa Pasquale col modellodella chiesa, e si chiude con una palma con sopraviuna fenice con la testa ricinta d aureola, simbolo dellarisurrezione e della immortalità. Dalla sinistra San Pie-tro presenta allo stesso modo Santa Pudenziana, seguitada San Zenone con un libro in mano, chiudendosi an-che qui
RM2CPNH56–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . Lì 1 BUGIA* a58 ICONOLOGIA £ u A. Jiì Cefare J{lp* ». ^r^uruCL^i DOnna groVane brutta « raà artìficìofàmente vedita di color cangrante «dipinto tutto di mafchere di pia forti, e di molte lingue . Saràzoppa 5 cioè con una gamba di legno > tenendo nella fìnillra mano un fa-fcetto di paglia accefa . Sant Agoftino defcrive la Bugìa » dicendo * che è falià flgnifìcazionedella voce di Coloro, che con mala intenzione negano t ovverà afferma-no una cofa falfa. E però fi rapprefenta in una Donna gibvìne , ma bnit-ta, efsendo rizio fervile e fuggito
RM2CP4235–. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . miero por-tarà vna Sirene, nella mano deflra tenendo molti hami legati in feta ver-de, e nella finillra hauerà vno feudo ouato,e dorato, dentro al quale faridipinta vna meta di marmo mifchio,col motto Huc omnia, col numero dixvj. notauano glEgitti) il piacere ; perche in tal anno cominciano i Giocani d guftarlo come racconta il Pierio,doue ragiona de numeri. Il corfaletto dipinto, moftra, che vnhuomo dedito apiaceri, ogni co-fa impiega à tal fine,come chi porta il corfaletto, il quale folo dou
RM2CP7YRF–. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . Hora parliamo della JPannonia & della Dacia. P A I N N O N I AE. N Alcune medaglie di Decro Imperadore fi veggonodue donneeon le in*l fegne delle cohorti in vna mano,tenendo laltra alzata verfo il cielo in at-to darrenderfijouerodi pace,fi truouano due Prouincie diPannonia vnafuperiore, & laltra inferiore, nellequali rifedeuano alcune Cohorti de Ro-mani» in alcune medaglie di Lucio Elio e vna donna con molti panni indofTo per fignificare il freddo del paefes& ha la tefta carica
RM2CPWR18–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . L I 2 BUGIA* t6B ICONOLOGIA ^ U G I A. ^i Ce/are Bjp<a. O^^-^^ DOrina giovane brutta, mi artìficiofamenfe veflìta dì color cangiante,dipinto tutto di mafchcre di pia forti, e di molte lingue . Sarà2oppa 5 cioè con una gamba di legno, tenendo nella linillra mano un fs-fcetto di paglia acccia . Sant Agoilino defcrive la Bugìa, dicendo, che è falfa Cgnificazionedella voce di Coloro, che con mala intenzione negano, ovvero afferma-no una cofa falfa. E però fi rappreienta in una Donna giovine , ma brut-ta ) cfsendo Tizio fervile e fuggito fommame
RM2CT1MPA–. Iconologia . oca- 33 * ICONOLOGIA OCCIDENTE Dello Steflb.. orlo Alaruffù. é^l. Occicl&rite icario Of*in*ù- tsut,/* UOmo vecchio veflito di color pavonazzo , cinto da una Zona turchi-na , ove fieno li Segni di Gemini , Libra , e Acquario . Avrà cin-ta la bocca da una benda. In cima del capo avrà una Stella . Starà qua-fìcché rivolta colla fchiena , tenendo il braccio deliro ftefo a baffo verfo laterra, con il dito indice di detta mano , in atto di mollrare la parte diOccidente , ove fia tramontato il Sole , e colla finiftra tenga un mazzodi Papavero . Sarà V aria bruna , ove fi veda, che voli
RM2CPMHXP–. Della piu che novissima iconologia . Nauigatione:, come nej Pierio Valojiano eleg-ge aUiio luogo. VNA dònna ignuda profirara in rerrajchehabbia li capevi lunghiflìmi, che fpar—gendoliper terra venghino fare onde j fimiìiaquelle del mare, tenendo con vna delle man*vn remo, 6c con laltra la carta,eI boffolot^tuaui^are ^ N A T V R A. riche dì Iatte,& con vnauuoltorein ma no, come H vede in vna Medaglia dAdrianojmperadore^eflèndola Natura., come diffini—Ice /VriHorele nel z-della Fificajprincipio ìti^«quella cofa^ouc ella fi riiroua del moto, & del-la mutatione,per la quale fi genera ogni cofaco
RM2CE0BEJ–. Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI . LA VERGINE, IL PUTTO E SANTIPittura di Raffaellino del Garbo nel Museo di Berlino.. RAFFAELLINO DEL GARBO Ut figure di grandezza naturale. La Vergine tiene il BambinoGesù seduto sopra un cuscino posto sul suo ginocchiosinistro. Essa volge lo sguardo dolcemente verso ilDivin Figliuolo, che si tiene con la mano del bracciosinistro all indice della mano manca della Vergine, ap-poggiala sul ginocchio della gamba sinistra piegata diGesù. Questi con la testa e con lo sguardo è a leirivolto: e tenendo la mano destra sollevata, sembra mo-s
RM2CT0DG6–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . MEDIO- T 0 M 0 §l 1) ARTO. %? MEDIOCRITÀ*.Di Cefare l{ipa . DOnna. Colla delira mano tenga un Leone legato con una catena, ecolla finiftra un Agnello legato con un debole 5 e fottìi laccio . Di-mollrandofì per e/fi due eftremi, il troppo rifentimento , e la troppa fbf-ferenza ; e tenendo detta Donna il luogo di mezzo, tra quelli eftremi difierezza , e di manfuetudine , per i quali venghiamo in cognizione di ognialtro eftremo in ciafcun abito dell animo , ci può efler vero geroglifico diMediocrità, la quale fi deve avere in tutte le azioni » ac
RM2CPJ1NB–. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . €> Csì^Loitt S.ODE 40 ICONOLOGIALODE. Di Ce/are K^ipa .. UNa belliffimà Donna , con abito vago , e leggiadro di color bianco «e che in mezzo al petto porti un belliffimo gioiello » dentro del qua-le vi fia una gioja detta Jafpide , dicendo Plinio nel lib. :^7. che è gio-ia luciciifllma , e di color verde . Avrà in capo una ghirlanda di refe.Terrà con la delira mano una tromba in atto di Tuonarla « e da elfa ne efcaun grandifllmo fplendore , tenendo il braccio finillro flelb i e con 1 indicedito accenni di mollrare qualche perfona particolar
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